CHE COS’E’ LA MEDICINA PSICOSOMATICA
Urra Apogeo 2005
Dall’introduzione:
“ Questo libro può essere letto a vari livelli. Chi si interessa specificamente
di Medicina Psicosomatica è certamente già familiare con i contenuti e con gli
autori citati e può trovarlo un riassunto utile proprio in quanto conciso. Chi
si avvicina per la prima volta alla Medicina Psicosomatica può incominciare ad
avere un’idea generale di che cosa tratta, di come è sorta, di chi sono stati i
suoi pionieri e del pensiero di alcuni grandi autori: un primo quadro d’insieme
che poi potrà approfondire come crede tramite i riferimenti bibliografici.
Ma a me in fondo interessa di più ciò che può trarre da questo libro una persona
comune, che è ammalata o che come noi tutti lo è stata qualche volta o che lo
sarà pure un giorno o l’altro in vita sua… A questo tipo di lettore dico: non è
importante capire i dettagli, le sottigliezze o i termini più tecnici, saltate i
pezzi che vi annoiano o vi risultano troppo ostici. Ciò che di meglio può darvi
questo libro è l’indicazione che la malattia non è solo una disgrazia che vi
tocca subire e basta, è anche un messaggio che vi sta mandando il vostro corpo
ed un messaggio che può dirvi molte cose utili. La malattia non è lì ‘per farvi
del male’! E’ lì per dire che un dolore c’è, e c’era già prima: magari proprio
ascoltando che cosa ha da dire ‘si guarisce’. Non è gradevole ricevere un
messaggio tramite il dolore, ma forse il vostro corpo aveva già provato prima a
mandarvi dei messaggi, più sommessamente, ed era rimasto inascoltato… adesso sta
suonando le campane! Una campana che suona rumorosamente dà fastidio, ma
annuncia anche qualcosa e spesso qualcosa di molto importante. La ‘vostra’
malattia non è una campana che suona da fuori, è una campana che sta suonando
dentro di voi: è soprattutto a voi che sta cercando di dire qualcosa…
In questo senso da questo libro potete trarre innanzitutto degli spunti di
riflessione: Groddeck parla di un inconscio che ‘protegge’, ma che a volte resta
attaccato a dei vecchi divieti non più necessari, Alexander parla di un ‘impulso
ad aggredire o a chiedere aiuto troppo a lungo represso, Reich e Lowen di una
corazza del corpo e della mente costruita per difendersi, ma che ormai impedisce
anche di esprimere i sentimenti… Spunti, spunti di riflessione, che ognuno può
applicare a se stesso per chiedersi : ma perché mi sono ammalato? e forse
trovare la sua risposta.”